La Voce negli Antichi Spazi

“Creare musica all’interno di luoghi storici per catturarne l’anima e riprodurla”

La voce e il canto nei luoghi storici ed archeologici per viaggiare nel tempo mediante il suono è  la mission del progetto sperimentale “La Voce negli Antichi Spazi” a cura del M° Marco Francini, iniziato nel 2001.

Con La voce e gli strumenti musicali si creano improvvisazioni in totale libertà prendendo ispirazione dalla forte relazione con i luoghi utilizzando strumenti che si adattano  agli ambienti quali percussioni, fiati, strumenti ad arco e a corde, ed elementi specifici del luogo quali ad es. conchiglie, pietre, acqua. La performance “La Voce negli Antichi Spazi” consente di entrare in relazione con la profondità storica, geografica e culturale delle origini tramite le nostre “Voci di Dentro” per creare “Altri Spazi” e migliorare le qualità percettive e di emissione vocale.

“La Voce negli Antichi Spazi” è una ricerca che fonde l’aspetto artistico/performativo a quello scientifico legato al suono.

Le performance sonore e vocali all’interno di spazi storici, scelti per le loro peculiari riverberazioni, si configurano come fruizione “altra” dei luoghi storici e archeologici.
L’attività di ricerca scientifica si esplica attraverso le misurazioni acustiche degli spazi che consentono di catturarne le riverberazioni. I musicisti applicheranno ai loro strumenti la riverberazione catturata riuscendo così  a far vivere al pubblico, con una performance dal vivo, l’ascolto unico di ciascun luogo “acusticamente” trasportato per l’occasione.
Un modo unico per promuovere i luoghi storici attraverso il suono.

La Voce negli Antichi Spazi si propone come percorso di valorizzazione e fruizione emozionale di luoghi storici e archeologici attraverso:

performance vocali e musicali dal vivo a cura del M° Marco Francini

audiovisivi d’arte (con performance vocali e musicali in luoghi storici) realizzati ad hoc per la promozione da remoto dei luoghi di interesse storico-artistico.

PAPER ABSTRACT “La Voce negli Antichi Spazi” a cura del M° Marco Francini

La Conferenza Internazionale “The Acoustics of Ancient Theatres” – Palazzo della Gran Guardia,  Verona  6-8 Luglio 2022, organizzata dall’ Associazione italiana di acustica, TC-RBA dell’Associazione Europea di Acustica (E.A.A.) e l’Istituto Ellenico di Acustica (HEL.IN.A.), è inclusa tra le iniziative dell’Anno internazionale del suono #IYS.

“E’ un grande riconoscimento e un’orgoglio portare la Piscina Mirabilis, il Parco Archeologico di Baia, l’Antro della Sibilla e i luoghi di Echos, il mito di Enea e di Virgilio, la nostra arte e cultura, ad un parterre internazionale” afferma il M.° Marco Francini.

[…] Un suono può alterare la frequenza cardiaca o il ritmo respiratorio, creare uno stato d’animo particolare. Conosciamo l’effetto energizzante della musica, soprattutto quella ricca in alte frequenze, che si traduce in un aumento della motivazione personale e un accresciuto senso di vitalità.
Il canto diventa come il sogno, il mezzo per ristabilire l’equilibrio tra conscio e inconscio, per “recuperare l’intera personalità dell’uomo, a poco a poco sommersa e dimenticata dalla progressiva prevalenza della coscienza sull’inconscio” C. G. Jung.
Alfred Tomatis afferma che “la vocalità umana è pre-verbale: prima di parlare l’uomo ha cantato”.

Con il passaggio dalla tradizione orale, fondata sulle relazioni, ad una fondata sulla scrittura, la vocalità è stata ridotta all’interno della cultura del significato, impoverendosi delle sue valenze sonore.
“La voce negli antichi spazi” recupera tali valenze e richiama, così, i bagni sonori in cui fin dall’origine siamo stati immersi e la scelta potente della voce cantata che esprime tutte le sfumature delle emozioni, rimanda ad un’identità familiare, rafforza l’identità culturale e il senso di appartenenza alla comunità.

“La voce negli antichi spazi” si rivolge ad un turismo di tipo immersivo, contrapposto al turismo di massa. ll turista, o meglio, “l’utente immersivo”, desidera vivere attività connotate da un forte impatto personale e dalla creazione di una relazione con la cultura dei luoghi. Le città d’arte italiane sono mete ambitissime, non solo per gli Italiani stessi ma per il turismo culturale di tutto il mondo. E’ necessario quindi innescare processi destinati a questa tipologia di turisti a cui offrire esperienze gratificanti.

Oltre all’esperienza artistica che coinvolge tutti i sensi e creando connessioni a livello fisico, emotivo, spirituale, sociale e intellettuale, il progetto “La Voce negli Antichi Spazi” è un format che propone una nuova modalità di valorizzazione e fruizione emozionale di luoghi storici, archeologici, moderni e post-moderni e di comunicazione innovativa delle antiche tradizioni vocali creando  performance live, produzioni audiovisive e audio ad hoc.

Le persone con disabilità motoria possono accedere virtualmente ai luoghi storico-artistici, che diversamente non potrebbero visitare e, grazie alle riprese video possono emozionarsi assistendo alle performance.
I non vedenti possono vivere i luoghi grazie alle differenti sonorità e riverberazioni che caratterizzano i diversi luoghi grazie ai file audio registrati ad altissima definizione.

La musica è un linguaggio universale è trasversale ed è la migliore alleata per veicolare l’amore e il rispetto per i luoghi di interesse storico-artistico. Con la musica tutto assume un altro aspetto, magico, particolare, unico e indimenticabile.

Il progetto per la sua unicità e specifica originalità, apre la strada ad un nuovo modo di concepire le performance artistiche non più tarate solo sulla creatività fine a se stessa, ma con l’ obiettivo di interagire con i luoghi storico-artistici e favorire una fruizione emozionale degli stessi.
La musica entra nei musei e luoghi storico-artistici non come diversivo, ma come elemento costitutivo e di senso coerente con il luogo dove si effettua la performance.

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